La sabbia dell’Etna, caduta nell’ultima colata lavica, con l’arrivo delle piogge, attraverso le grondaie la pioggia trasporta moltissima sabbia che si riversa nei marciapiedi e nelle strade. Poi il vento disperde dai tetti la sabbia e a farne le spese sono i comuni cittadini che si ritrovano granelli di sabbia sotto la suola delle scarpe e viene involontariamente portata nelle case. La sabbia crea sempre disagio ed è lo scotto da pagare per chi vive sull’Etna. La sabbia bagnata a volte “intuppa” le grondaie e non fa scendere dai tetti la sabbia giacente che vi resta per mesi. L’Etna per ora è quieto e ogni giorno è coperto da una folta coltre di nubi. Conserva sempre e comunque il suo fascino essendo il vulcano più alto e attivo dell’Europa.
Giovanni Zizzi