I laureati siciliani e non in Pedagogia e in Scienze dell’Educazione, esultano, perché il Parlamento vuole istituire l’Ordine delle professioni pedagogiche e educative.
Nel Paese di Maria Montessori, la più grande pedagogista dei tempi moderni, fino a prima, la sua stessa professione non aveva una collocazione riconosciuta. Esiste in Italia l’Ordine dei Psicologi, dei Sociologi, mentre i Pedagogisti non erano ancora riconosciuti. Finalmente è giunta la Legge per istruire l’ordine delle professioni pedagogiche e educative possiamo archiviare una delle situazioni più strane e sgradevoli della storia della disciplina. Negli ultimi decenni è stato difficile definirsi pedagogisti, ma questo titolo in possesso del sottoscritto, oggi esce finalmente dall’autoreferenzialità per collocarsi in una professione legittima e riconosciuta. Potrà il pedagogista occuparsi di educazione: il rapporto genitori-figli, l’attività sportiva. La scuola in primis richiama la Pedagogia.Negli Stati europei questa scienza viene considerata un punto di riferimento e una presenza indispensabile. Nelle scuole statali in Italia e in Sicilia, la Pedagogia brilla per la sua assenza. È legittimo che la scuola negli ultimi tre anni sia stata riempita di psicologi, sportello ascolto per alunni, genitori e insegnanti, senza pensare che la prima necessità dell’istruzione scolastica sia l’apprendimento e il sostegno educativo rivolto ai genitori.Negli ultimi decenni è stato difficile definirsi pedagogisti, oggi esce finalmente dall’
autoreferenzialità per collocarsi in una professione legittima e riconosciuta. Potrà il pedagogista occuparsi di educazione: il rapporto genitori – figli, l’attività sportiva. La scuola in primis richiama la Pedagogia.Negli Stati europei questa scienza viene considerata un punto di riferimento e una presenza indispensabile. Nelle scuole statali in Italia e in Sicilia, la Pedagogia brilla per la sua assenza. È legittimo che la scuola negli ultimi tre anni sia stata riempita di psicologi, sportello ascolto per alunni, genitori e insegnanti, senza pensare che la prima necessità dell’istruzione scolastica sia l’apprendimento e il sostegno educativo, rivolto ai genitori.
Giovanni Zizzi