Riceviamo e pubblichiamo dal cittadino santantonese, Salvatore Contarino. “Come ogni anno a fine festa faccio il post per dire la mia, per fare i complimenti, per le critiche costruttive (ma soprattutto per dire ciò che la maggior parte delle persone dicono in piazza e poi non hanno il coraggio di dire o commentare pubblicamente). Ci tengo a precisare che continuo ad essere pro festa, in ogni sua forma e in ogni sua sfaccettatura, inoltre continuo ad essere Devoto e lo sarò fino a quando Dio e Sant’ Antonio lo vorranno e, di certo nessuno me lo potrà vietare, se qualcuno vuole dirmi qualcosa sa dove e come cercarmi (al posto di cercare intermediari). Detto ciò e come ogni anno inizio dall’apertura della festa cioè da capodanno con i fuochi d’artificio di piazza Unità d’Italia. I fuochi sono stati belli con i giochi di colori (forse per chi piace questo spettacolo sono stati un pò pochi ma va bene lo stesso) l’unica cosa da segnalare per quel giorno e stato un pò di vento contrario ma, su questo nessuno può farci cosa. Da lì alla festa c’è stato qualcosa che non è andata bene nella macchina organizzativa per quanto riguarda le luminarie, tanto che è vero hanno iniziato a montarle il giorno stesso che dovevano essere accese (come da programma) e di fatti hanno dovuto rinviare l’accensione a domenica e nonostante il rinvio per l’accensione le luminarie non erano complete, non si era vista mai iniziare la novena senza scritta W Sant’Antonio avanti la chiesa (messa dopo 3 sere di novena). Inoltre sono passati dalle luminare più grandi di Sicilia (di quest’ estate) alle luminare più scarse di sempre. Ovvio che l’intoppo ci può sempre essere ma secondo me non è stato un intoppo ma organizzazione scadente, arriviamo al giorno della festa il 17 gennaio, tanto che si sanno organizzare bene che all’arrivo in piazza del vescovo non c’era nessuno ad accoglierlo ne il parroco ne i componenti della commissione, (se non ho visto male è stato un parente di un componente della commissione ad accompagnarlo, quindi bastava fare una chiamata per organizzare come accogliere il vescovo). La festa come da programma in caso di pioggia si rinvia a domenica (per fortuna che domenica non ha piovuto, perché sempre come da programma il Santo non sarebbe uscito per l’ottava). Arriviamo all’uscita trionfale in mezzo la polvere rossa che ha combinato un casino al tal punto da macchiare tutti di rosso compreso fercolo e simulacro, il parroco ha dovuto cambiarsi proprio da sopra il fercolo e subito dopo a dovuto spolverare alla meno peggio il simulacro. Quella polvere insieme all’umidità è stata una miscela devastante facendo diventare rossi chi era lì vicino, compreso io. Il bello che molti hanno portato i vestiti a smacchiare lamentandosi in piazza, ma senza avere gli attributi di andarlo a dire al comitato. L’unico ad lamentarmi sono stato io (però si sa che se si lamenta Contarino la lamentela non va bene), ho chiesto anche i danni al Comitato Sant’Antonio Abate 2024/2026 Aci Sant’Antonio, mi è stato risposto che non pagheranno nessun danno perché mi lamento sempre io, cioè al posto di scusarsi per il disaggio creato con un comunicato ufficiale verso tutti i presenti (compresi chi veniva da fuori paese) dicono che sono stato esagerato e che non hanno nulla da scusarsi, inoltre mi è stato detto che essendo un devoto di Sant’ Antonio non ho il diritto a chiedere i danni o a lamentarmi per l’accaduto, a questo punto farò la mia strada ma no per i danni in se stessi ma per la presunzione di perfezione da parte di alcuni componenti del comitato. Potrei scrivere ancora molte altre cose ma tanto sarebbe tempo perso. Chiudo il post semplicemente con una provocazione pensavo che il simulacro, il fercolo la chiesa stavano a cuore ai santantonesi (santantunisi veri), ma non è così perché nessuno si è preoccupato se sono stati fatti danni o no e soprattutto quale ente abbia controllato gli eventuali danni. Inoltre posso dire che per quello che ho già visto di sicuro sarà ricordato come il comitato più scarso di sempre. L’importante è essere in prima fila a gridare: Santantunisi Veri W Sant’ Antonio”.
Salvatore Contarino