VALVERDE – “Terremoto” in seno al Consiglio comunale di Valverde, che a distanza di un anno dalle scorse elezioni amministrative registra il distacco di due consiglieri comunali dal gruppo di maggioranza, che si sono dichiarati indipendenti. Si tratta dell’assessore Salvo Raciti e del vice presidente del Consiglio, Adele Barbagallo, entrambi consiglieri. Raciti ha rassegnato le dimissioni nella giornata di ieri mattina, spiegando nella missiva indirizzata al sindaco Domenico Caggegi, al segretario comunale, nonchè al presidente e ai consiglieri comunali le motivazioni che l’hanno condotto a lasciare il suo incarico da assessore. <<La mia scelta – scrive Raciti – maturata dopo lunga riflessione, è conseguenza diretta delle numerose difficoltà che ho incontrato nello svolgimento delle mie funzioni. Mi duole constatare come, nonostante il mio impegno costante e la mia dedizione al servizio della comunità, sia stato frequentemente ostacolato da interferenze e atteggiamenti ostruzionistici, che hanno reso impossibile il perseguimento degli obiettivi prefissati per il bene comune. In particolare, ho riscontrato che il suo atteggiamento, più volte manifestatosi nell’intento di porre il bastone tra le ruote alle mie iniziative, ha minato profondamente la fiducia e la collaborazione necessarie per un’efficace amministrazione. Ritengo che un tale contesto non sia più sostenibile nè per me, nè per i cittadini che abbiamo l’onore di rappresentare”. Di seguito le dichiarazioni lette dai due consiglieri Raciti e Barbagallo, durante il Consiglio di ieri. Raciti: <<Le scelte coerenti sono sempre quelle necessarie: prese per non tradire la fiducia di chi – fino ad oggi – mi ha portato a ricoprire il doppio ruolo di Consigliere eletto e di Assessore nominato. Le motivazioni che mi hanno portato a rassegnare le dimissioni dal ruolo di assessore, stamattina, sono le stesse che mi spingono a dare maggiore impegno ed a prestare maggiore attenzione nel ruolo di consigliere comunale Indipendente. Nessuno, infatti, può compromettere e deviare gli oltre 380 consensi che mi hanno spinto a prendere le distanze dalla giunta e più in generale dall’amministrazione Caggegi. Nel dichiararmi indipendente, tuttavia, vorrei che sia chiaro che l’agire in scienza e coscienza per il bene del nostro Comune, per il bene di Valverde, è quanto di più “Onorevole” mi sia capitato; e che essere rappresentativo di 380 e più persone è un orgoglio ancor di più grande che scendere a compromessi per mantenere l’equilibrio con chi ha deciso, ormai da tempo, di tradire l’entusiasmo mio e di tutta quanta la comunità che rappresento. Per le ragioni che conoscete e con grande spirito critico nel prendere questa scelta, il sottoscritto Salvatore Raciti, si dichiara indipendente dal gruppo “Valverde nel cuore”>>. Adele Barbagallo: <<Inizio questo mio intervento annunciando la dichiarazione di indipendenza dal gruppo “Valverde nel cuore”. La premessa è d’obbligo per anticipare, qualora qualcuno dei qui presenti colleghi o della squadra di governo guidata dal Sindaco Domenico Caggegi, ogni tipo di congettura. La dichiarazione di indipendenza, tuttavia, lo tengo a precisare, non pregiudica in alcuna maniera il mio ruolo di Vice Presidente del Consiglio non trattandosi, ovviamente, di un incarico fiduciario, ma di una carica elettiva scelta tra i colleghi componenti questo civico consesso. Mantenere la carica che mi pregio di ricoprire e, contestualmente, perseguire il mio ideale di libertà e trasparenza per chi ha creduto in me, nel mio progetto personale prima ancora che politico, è un gesto di grande responsabilità istituzionale a cui non posso mancare. Precisato come l’onore di ricoprire questo ruolo non pregiudichi la mia coerenza, è doveroso ammettere come da un po’ di tempo a questa parte sia venuta meno, per quel che mi riguarda, la compattezza di gruppo e per quel che riguarda altri da cui oggi prendo le distanze, con questa dichiarazione di indipendenza, lo spirito di rivoluzione pacifica di Valverde. Non posso, pertanto, in coscienza, continuare sul solco dell’indifferenza preferendo la più coraggiosa strada dell’indipendenza e del coraggio delle mie idee>>.
Giovanni Zizzi